Avrai sicuramente sentito parlare di assegno unico universale, perché negli ultimi mesi i media hanno dedicato molto tempo a questo argomento. In effetti questo nuovo sostegno ha ridisegnato il paradigma delle scelte nelle politiche familiari. Vediamo di cosa si tratta nello specifico e perché rappresenta un cambiamento così importante.
1. Cos’è l’assegno unico e universale?
Hai figli? Sappi che l’assegno unico e universale è un aiuto che lo stato italiano ti offre ogni mese, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo. Ti spetta per ogni figlio a carico che sia:
- Minorenne, dal 7° mese di gravidanza
- Maggiorenne, fino al 21° anno di età se frequenta un corso di formazione scolastica o professionale, se è iscritto all’università, se svolge un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito complessivo sotto gli 8 mila euro, se è disoccupato o se è impegnato nel servizio civile.
- Con disabilità, senza limiti di età
Lo scopo del nuovo assegno unico è quello di semplificare i contributi a sostegno della genitorialità e della natalità, per questo motivo è stato chiamato “unico”. L’aggettivo “universale” viene usato perché per la prima volta l’assegno è garantito a tutti coloro che hanno figli a carico anche senza aver presentato l’ISEE.
2. Mi spetta l’assegno unico?
È una domanda che si fanno in tanti, specialmente coloro che non hanno mai avuto diritto agli assegni familiari.
L’assegno unico ti spetta se sei:
- Un lavoratore/una lavoratrice dipendente nel settore pubblico o privato
- Lavoratore/lavoratrice autonomo/a
- Iscritto/a alla gestione separata
- Disoccupato/a o incapiente
3. Come viene determinato l’assegno unico?
L’importo dell’assegno unico viene determinato in base al tuo ISEE, cioè sulla base della tua condizione economica del tuo nucleo familiare.
Come dicevamo in precedenza però, l’assegno unico, essendo universale, può essere richiesto anche senza l’attestazione ISEE oppure con un valore ISEE superiore a 40 mila euro. In questi casi ovviamente l’importo che verrà riconosciuto sarà minimo.
Quindi, ricapitolando: puoi fare la domanda dell’assegno unico anche senza un ISEE in corso di validità e così facendo ti verrà riconosciuto l’importo minimo, ovvero quello che viene erogato con ISEE superiori a 40 mila euro. Se al momento della domanda hai già un ISEE valido, l’importo dell’assegno verrà maggiorato in base alla corrispondente fascia ISEE: più il tuo ISEE sarà basso più l’importo dell’assegno sarà alto. Queste maggiorazioni, nel caso ti spettino, non andranno perdute anche se al momento della domanda non avevi ancora un ISEE; l’importante è che tu lo presenti entro il 30 giugno 2022. Non appena l’INPS avrà la tua attestazione ISEE ricalcolerà l’importo e ti verserà gli arretrati insieme al nuovo assegno ricalcolato.
Ti ricordo che per fare l’ISEE puoi recarti presso un CAF, la pratica è gratuita. Se hai dimestichezza con il computer e con la materia, puoi velocizzare la procedura andando direttamente sul sito dell’INPS con le credenziali SPID, oppure con la Carta di Identità Elettronica o la Carta Nazionale dei Servizi e fare l’ISEE ordinario o precompilato. Così facendo l’ISEE sarà disponibile dopo poche ore.
4. Quanto sarà l’importo del mio assegno?
Cerchiamo ora di capire quanti soldi potrai ricevere. Immagino sia la questione che ti interessa di più.
Innanzitutto che ci sarà una quota variabile che verrà modificata in modo progressivo in base all’ISEE: si parte da un massimo di 175 euro per ogni figlio minore con ISEE fino a 15mila euro per arrivare a un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40mila euro. Per i figli maggiorenni fino a 21 anni di età l’importo è 85 euro con ISEE fino a 15 mila che si riduce progressivamente fino a 25 euro in caso di ISEE maggiore.
Queste cifre possono salire in alcuni casi: famiglie con più di due figli, madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con quattro o più figli, genitori che siano entrambi lavoratori, figli con disabilità.
5. Come riceverò l’assegno unico?
A differenza dei vecchi assegni familiari, l’assegno unico verrà erogato direttamente dall’INPS. Il modo in cui concretamente verserà i soldi dipenderà da ciò che hai scelto al momento di presentare la domanda. Se hai scelto l’accredito su conto corrente riceverai il pagamento direttamente in banca o alla posta.
Dal 15 marzo 2022 partiranno i primi accrediti alle famiglie.
6. Come posso fare domanda di assegno unico?
Per fare la domanda di assegno unico puoi rivolgerti ad un CAF o un patronato oppure direttamente sul sito dell’INPS. Ricorda però che sono necessari alcuni requisiti. Quando presenti la domanda e per tutta la durata del beneficio devi avere: la cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione europea, il permesso di soggiorno, la residenza e il domicilio in Italia.
7. Entro quando devo presentare la domanda di assegno unico? C’è un limite di tempo?
Puoi presentare la domanda a partire dal 1° gennaio 2022 e riceverai i primi soldi a partire dal 15 marzo. Se non hai ancora fatto domanda non preoccuparti, hai tempo fino al 30 giugno; riceverai poi gli arretrati dei mesi precedenti.
Se presenti la domanda dopo il 30 giungo riceverai l’assegno il mese dopo quello di presentazione.
8. Solo uno dei genitori deve fare richiesta di assegno unico?
La domanda di assegno unico può essere fatta o da un genitore o dall’altro. Al momento della presentazione, il genitore richiedente può scegliere la ripartizione che preferisce: 100% per avere l’intero importo dell’assegno unico per sé, oppure 50% per dividerlo con l’altro genitore. Se sceglierai di ricevere il 50% dell’assegno potrai indicare direttamente anche la modalità di pagamento per l’altro genitore, ad esempio il suo conto corrente. Se indicherai come preferenza di ripartizione il 100%, l’altro genitore potrà comunque modificare questa opzione scegliendo il 50% per entrambi.
9. Quali sono gli aiuti alle famiglie che sono stati eliminati e sostituiti dall’assegno unico?
Essendo un aiuto volto alla semplificazione, l’assegno unico e universale sostituisce altre misure di sostegno, che verranno eliminate. Nello specifico a partire da marzo 2022 non ci saranno più:
- il premio alla nascita o all’adozione, cioè il cosiddetto bonus mamma domani;
- gli assegni familiari
- l’assegno di natalità, cioè il cosiddetto bonus bebè;
- le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni
Hai bisogno di aiuto per fare la domanda di assegno unico? Prendi un appuntamento nel nostro ufficio di Chiavari!